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Il cambiamento al quale siamo chiamati è quello di iniziare, da subito, a considerare in maniera diversa ogni nostra decisione e ogni nostra azione.
Non più sulla base degli effetti prodotti nell’immediato (e nel nostro piccolo giardinetto) ma alla luce degli impatti diffusi e futuri che le nostre decisioni provocheranno.
Essere buoni antenati significa dunque far sì che le nuove generazioni non debbano subire la nostra visione miope, egoista e scellerata. E che possano anzi godere i frutti della nostra lungimiranza.
“Pianta alberi che non vedrai mai” è un detto maori e in sintesi la filosofia che dovrebbe guidare un buon antenato, che ci dovrebbe guidare oggi più che mai.
E invece? Come ci stiamo comportando?
Guardando i dati del report, ma si potrebbe prendere in considerazione qualsiasi altro dossier su qualsiasi altro parametro, viene fuori che per la maggior parte del tempo siamo insensibili, poco impegnati, al massimo “rammaricati” per il futuro che stiamo creando.
Un buon modo per comprendere il grande errore è guardare al funzionamento dei “crediti verdi”, certificati negoziabili che rappresentano il diritto di emettere una tonnellata di anidride carbonica o la quantità equivalente di un diverso gas serra (tCO2e) in virtù del risparmio dello stesso valore da parte di un terzo (un paese, un’azienda).
Senza voler dire in maniera troppo secca che sia un meccanismo sbagliato (non sarebbe vero), il rischio è quello di incentivare nelle persone, nelle aziende, nei governi, un pensiero troppo sbilanciato verso la compensazione e pochissimo verso l’azione.
Per certi versi, come fece osservare già nel 2006 George Monbiot, autore di Heat: How to Stop the Planet Burning, si tratta di un sistema troppo simile a quello delle indulgenze.
La pratica che prese piede dal XIV al XVI secolo e prevedeva la possibilità di ottenere l’indulgenza (compensare i propri peccati) con un'offerta in denaro, detta oblatio.
Tutto era quantificato e prezzato. Ad esempio, La Taxa Camarae è un elenco tariffario divulgato nel 1517 da papa Leone X che presenta una lista completa dei peccati possibili e della quantità di denaro necessaria per “rimediare”.
Tra le voci vi erano persino scontistiche e offerte di questo tipo:
- Un’assoluzione dell’assassinio semplice commesso sulla persona di un laico si stabilisce in 15 libbre, 4 soldi, 3 denari.
- Se l’assassino avesse dato la morte a due o più uomini in uno stesso giorno, pagherà come se ne avesse assassinato uno solo.
Non così diverso da quanto avviene oggi.
Come scriveva Monbiot: “Così come nel XV e XVI secolo potevi dormire con tua sorella e uccidere e mentire senza timore della dannazione eterna, oggi puoi vivere esattamente come ti pare purché dai i tuoi soldi a una delle compagnie che vendono (le nuove) indulgenze. È una sciocchezza perniciosa e distruttiva.”
Non riguarda ovviamente solo i crediti verdi.
Riguarda fondamentalmente ogni schema, legge, principio, idea che ci persuada vi sia un modo (o un prezzo) di continuare su questa strada in cambio di un qualche piccola azione o prezzo.
Piantare un albero per compensare…
Donare qualcosa per compensare…
Evitare di mangiare carne per compensare…
Tutte azioni lodevoli e giuste ma che rischiano di farci perdere il focus della sfida alla quale siamo chiamati.
Che non è “dare qualcosa in cambio del nostro comportamento miope…”
È semplicemente CAMBIARE.
Le logiche che ci hanno portato qui, tipiche dell’economia lineare, e che ormai si sono mostrate e mostrano scellerate.
Le logiche con le quali sino ad oggi abbiamo portato avanti le nostre imprese.
Ogni giorno da qualche parte del mondo un team di scienziati ci svela un qualche dato al quale fare attenzione. Dobbiamo capire se questi dati ci devono spaventare o invitare a cambiare.
Dobbiamo scegliere insomma se vogliamo pagare per i nostri peccati o fare qualcosa?
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Sii un buon antenato.
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